Troppi Cinghiali? Vanno segnalati!
La natura vuole che i cinghiali si procurino il nutrimento frugando il suolo alla ricerca di radici, larve di coleotteri e altre bestiole. Questo rimaneggiamento naturale del suolo giova al bosco, rende il suolo forestale più sciolto e riduce il numero di roditori che danneggiano le radici degli alberi. Espellendo sementi non digerite miste alle feci, il cinghiale propaga le piante indigene in modo del tutto naturale. Questo Suide, accurato rovistatore, si può dimostrare nocivo in caso di pressione eccessiva sul territorio.
Nei terreni agricoli danneggia le colture, in particolare nel periodo tra semina e germinazione. Nei nostri monti i danni peggiori sono inflitti al sistema terrazzato, già ampiamente compromesso per gli elevati costi in termini di manodopera per la normale manutenzione. Ultimamente il disequilibrio sembra essere proiettato verso scenari disastrosi: la mattina le pietre della parte alta dei muri a secco e quelle di coronamento si trovano rovinate sulle balze più basse, le fosse scavate nel grufolare costituiscono pericolosi punti di accumulo delle acque meteoriche che non scorrono come dovrebbero e quando scorrono si portano via il suolo “arato” e portato a nudo dal selvatico grifo. Forse è una percezione poco oggettiva della realtà, può darsi che i danni fatti “nel mio”, siano emotivamente sovrastimati. A scanso di ogni equivoco invitamo a segnalare agli Enti competenti la situazione dei terreni che possiedi o gestisci. Di seguito trovi il collegamento ai moduli sulla prevenzione dei danni da fauna selvatica e come consegnarli alla Regione Toscana. Le informazioni sono tratte dal sito della Regione .
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