 La tradizione popolare indica questo piccolo edificio a pianta rettangolare (foto di Rita Carriaggio), costruito con pietre irregolari e con tetto a spiovente, come la casa natale di Pietro Bernardo dei Paganelli divenuto il 167º Papa della Chiesa cattolica nel 1145 con il nome di Eugenio III.
La tradizione popolare indica questo piccolo edificio a pianta rettangolare (foto di Rita Carriaggio), costruito con pietre irregolari e con tetto a spiovente, come la casa natale di Pietro Bernardo dei Paganelli divenuto il 167º Papa della Chiesa cattolica nel 1145 con il nome di Eugenio III.
Pietro Bernardo nacque a Montemagno intorno al 1094; fu ordinato sacerdote e poi nominato vicedomino della diocesi di Pisa. Dopo l’incontro con l’abate cistercense Bernardo da Chiaravalle, fondatore dell’Abbazia di Clairvaux in Francia, di cui divenne amico e discepolo, scelse la vita monastica: entrò nell’ordine dei Cistercensi e divenne abate del Monastero dei Santi Anastasio e Vincenzo, presso le Tre Fontane, nella campagna romana.
Nel 1145, in piena rivoluzione comunale a Roma, dopo la morte di Papa Lucio II, Pietro Bernardo fu nominato Papa.
I senatori romani gli chiesero subito di riconoscere l’autorità del Comune e di rinunciare ai suoi poteri temporali. Egli si rifiutò e i rivoltosi bloccarono l’accesso alla Basilica di San Pietro per impedire la sua cerimonia di investitura. Pietro Bernardo, allora, lasciò Roma e si recò nel monastero di Farfa, a circa 40 km, dove, il 18 febbraio, venne solennemente eletto Papa con il nome di Eugenio III.
Il Papa non stabilì mai buoni rapporti con i romani e, nei suoi otto anni di pontificato, soggiornò a Roma complessivamente soltanto un anno e mezzo. Nei primi anni la sua residenza preferita fu Viterbo, poi soggiornò anche a Tuscolo, a Ferentino e a Segni.
Durante il suo pontificato, Eugenio III avviò la Seconda Crociata, si fece promotore di grandi riforme nella Chiesa, soprattutto in ambito canonico, e cercò di riaffermare la supremazia del papato sull’impero.
Morì a Tivoli l’8 luglio 1153 e fu sepolto a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nel 1872 su beatificato da Papa Pio IX.
