CREAZIONE DI UN DISTRETTO DI BIODIVERSITA’ VITICOLA DEI MONTI PISANI
presentazione di Fabio Mencarelli
Il concetto di ES (Eco Service) è stato creato per mostrare i benefici che gli ecosistemi naturali generano per la società e per aumentare la consapevolezza della biodiversità e della conservazione degli ecosistemi
Forme di allevamento tradizionali:
La biodiversità ha conferisce resilienza agli eventi disastrosi, come si può osservare confrontando oggi il territorio caratterizzato da biodiversità con quello monocolturale percorsi dall’incendio del 2018:
Proposta di creazione di un biodistretto associativo a Calci
L’idoneità di un territorio a diventare un Bio-distretto è caratterizzato da un valore ambientale, fragilità ambientale, biodiversità agricola, uso improprio del suolo, pressione antropica.
Un distretto di biodiversità viticola dovrebbe avere il vigneto come fattore economico trainante di altre produzioni come erano una volta: ciliegie, gelsi, ortaggi, allevamento ovino/caprino. Il tutto in un’ottica produttiva di tipo biologico e di sostenibilità ambientale, quindi della responsabilità civile che il monte è di un bene comune
Per la produzione di vino la cantina potrebbe esser un bene comune (custom crash) dove tutti i produttori di uva possono chiedere di aver vinificata l’uva, imbottigliata etichettata o no, dietro il pagamento del servizio.
L’AIAB è un’organizzazione no-profit che da oltre 25 anni promuove il modello biologico per la gestione etica, sostenibile ed ecologica dei territori.
L’Associazione opera anche per la realizzazione di reti mediterranee e internazionali di Bio-Distretti e collabora attivamente con l’Unione Europea all’attuazione di campagne di promozione delle produzioni biologiche.
Il biodistretto è un’area geografica, naturalmente vocata al biologico, dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo dal modello di produzione agricola. Fondamentale è quindi la partecipazione dell’amministrazione comunale che sostenga l’iniziativa di tutti i portatori di interesse dell’istituzione del BIODISTRETTO DELLA VALGRAZIOSA!
“…Se anche Sirio e Romolo facessero qualche disegnino dei diversi modi di potare le viti li metterei qui… potatura a V (viste a Bolzano da Sirio durante il militare), Pari con alzata, filari a Capotorto, e recentemente a Cornicchiolo (più veloce perché senza legature ma presumibilmente con meno produzione).”
ECCO INFATTI QUALCHE APPUNTO SULLE POSSIBILI COLTIVAZIONI DELLA VITE SECONDO SIRIO BONANNI:
Potatura a Cornìcchiolo
La Pergola
Potatura a Pendìa o Capotòrto
Potatura a Alberello
Vigna a Albero
Fabio Casella contribuisce con questa bella illustrazione della struttura della pergola su terrazzamento
Breaking news (22/06/2020)
Fabio Mencarelli, guidato da Sirio, ha fatto fare le analisi genetiche su un vitigno antico individuato a Montemagno e il risultato è che la varietà conosciuta come “Dorace” o “Settembrino” (che ha preceduto l’arrivo di altri vitigni, Trebbiano, Teròrdico o Teròldego, Coloretto o Colorino), qui in monte è il “Bonamico”. Essa è diffusa sui Monti Pisani, ma non è molto utilizzata altrove; si dice sia molto vicina alla Vitis silvestris, la vite presente in Italia prima della domesticazione.