Che passeggiare per boschi avesse effetti positivi sulla salute fisica e mentale potevamo averlo già dedotto dall’esperienza diretta ma ora abbiamo, grazie alle ricerche di CNR e CAI, una serie di dati puntuali che lo dimostrano e anche una serie di proposte di attuazione delle terapie complementari “forestoterapiche”.
Per il ciclo SEMINIAMO SAPERI, lo Sportello di Agroecologia di Calci,
in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e il patrocinio del Comune di Calci – Presenta:
IL LUPO E IL NOSTRO TERRITORIO – ALLA RICERCA DI UN NUOVO EQUILIBRIO
Sabato 31 Luglio 2021
Piazza Garibaldi, 1, 56011 Calci PI
17.00 – 20.00
Presso la Tensostruttura del Comune di Calci
Piazza Garibaldi, 1, 56011 Calci PI
Il lupo, animale iconico per eccellenza, in pericolo di estinzione negli anni 70 e poi, grazie a politiche di protezione, conservazione ed a fattori ecologici e ambientali, ha cominciato una lenta e progressiva espansione fino a ricolonizzare territori nei quali era solo un lontano ricordo. Il convegno si propone di scattare una fotografia della situazione attuale del nostro territorio attraverso la presentazione dei primi dati del monitoraggio nazionale del lupo condotto da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione Ambientale) e la conoscenza dei dati preliminari di uno studio su un branco di lupi stabilitosi nelle vicinanze, laddove ormai era ricordato solo nelle favole.
INTERVENTI
Il monitoraggio nazionale del Lupo 2020-21. Obiettivi generali e dati preliminari per il Monte Pisano – A cura di Marco Lucchesi (Wildlife Biologist, tecnico ISPRA/Federparchi del Monitoraggio Nazionale Lupo) con la collaboraizione di “Network Lupo”: Irene Di Vittorio (Associazione EcoLato Comune), Federica Ottanelli (Associazione Dèi Camminanti) e Dario Canaccini (Associazione Selvatica)
Il Branco del Vallin delle streghe – A cura di Francesca Coppola (Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi”- Università di Pisa)
Impatto del Branco sulle attività produttive – A cura di Samuele Baldanti (Dipartimento di Scienze Veterinarie – Università di Pisa)
Il Branco e il suo benessere – A cura di Chiara Benedetta Boni (Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi”- Università di Pisa)
La dieta del Branco – A cura di Alessia di Rosso (Dipartimento di Scienze Veterinarie – Università di Pisa)
Presenta e modera -Michele Malasoma – Sportello di Agroecologia
Seguirà dibattito con la partecipazione del pubblico.
La tensostruttura è un luogo aperto.
Sarà garantito il rispetto della normativa ANTI-COVID vigente. Si raccomanda l’utilizzo della mascherina, dell’igienizzante per le mani che sarà disponibile all’ingresso e la massima attenzione al mantenimento della distanza di sicurezza.
Si è svolta ieri la prima riunione degli agricoltori che hanno risposto all’appello di partecipazione ai due progetti europei della Scuola Superiore Sant’Anna di promozione di pratiche agroecologiche e costruzione di reti di produttori/gestori del territorio. Durante l’incontro i ricercatori hanno illustrato gli obiettivi principali di entrambi progetti, ovvero la creazione di alcuni distretti sul territorio del Monte Serra dove implementare pratiche per migliorare la produzione agricola favorendo la biodiversità dell’ecosistema esistente. I referenti dei progetti sono il dottor Stefano Carlesi e la dottoressa Camilla Moonen che favoriranno, attraverso i loro riferimenti territoriali, la dottoressa Virginia Bagnoni e lo Sportello di Agroecologia di Calci, la collaborazione e l’interscambio di informazioni, attività e soluzioni tra diversi agricoltori e tra questi e i ricercatori del dipartimento di agroecologia della Scuola Superiore Sant’Anna in uno scambio reciproco di opportunità e conoscenze per il miglioramento.
–il progetto FRAMEwork (Lo Sportello di Agroecologia di Calci collabora ufficialmente a tale progetto) che prevede la formazione di un gruppo di agricoltori che operino insieme per una efficiente gestione dell’agrobiodiversità e dell’ecosistema;
–il progetto IPMworks che prevede la costruzione di una rete di agricoltori europei in grado di dimostrare e promuovere l’adozione di strategie di gestione integrata basandosi sullo scambio di conoscenze e sull’apprendimento alla pari.
Il Professor Fabio Caporali, Università degli Studi della Tuscia, festeggia quest’anno le “nozze d’oro” con l’agroecologia, avendo iniziato nel 1971 ad analizzare la pratica agraria da un punto di vista ecologico. Dall’alto della sua sua enorme esperienza ci ha indicato la via per riportare le attività dell’uomo a uno sviluppo armonico con la sua “casa”, il pianeta di cui abbiamo la responsabilità. Questa via non può che avere un approccio multidisciplinare, in cui le singole discipline trovano finalmente una sintesi di equilibrio tra il dare e l’avere dalla natura, in cui il bene comune prevale su quello privato.
La relazione umano-natura trova nell’agricoltura la forma più integrata e diffusa di organizzazione in quanto interi ed ampi ecosistemi nativi (praterie e foreste) sono trasformati in agroecosistemi. L’agroecologia ricerca la forma di organizzazione agricola più idonea a stabilire una relazione armonica tra esigenze sociali e disponibilità ambientali.
Il concetto di servizi ecologici riassume i benefici che l’intera comunità biologica, uomo incluso, riceve attraverso la propria complessiva organizzazione.
Lavoro della natura e lavoro dell’uomo si devono armonizzare al fine di fornire supporto, produzione, regolazione e cultura per assicurare uno sviluppo sostenibile locale e globale.
L’agricoltura, come attività primaria che procura cibo e materie prime, è il primo sistema di attività umana a richiedere una organizzazione armonica.