Economia circolare e di solidarietà: ricollega produttori e consumatori e fornisce soluzioni innovative per vivere entro i nostri confini planetari garantendo nel contempo le basi sociali per uno sviluppo inclusivo e sostenibile
L’agroecologia cerca di ricollegare produttori e consumatori attraverso un’economia circolare e solidale che privilegia i mercati locali e sostiene lo sviluppo economico locale creando cicli virtuosi. Gli approcci agroecologici promuovono soluzioni eque in base alle esigenze, alle risorse e alle capacità locali, creando mercati più equi e sostenibili. Il rafforzamento dei circuiti alimentari di piccolo raggio può aumentare le entrate dei produttori alimentari mantenendo al contempo un prezzo equo per i consumatori. Questi includono nuovi mercati innovativi, insieme a mercati territoriali più tradizionali, dove la maggior parte dei piccoli proprietari commercializza i propri prodotti.
Le innovazioni sociali e istituzionali svolgono un ruolo chiave nell’incoraggiare la produzione e il consumo agroecologici. Esempi di innovazioni che aiutano a collegare produttori e consumatori sono i sistemi di garanzia partecipativa, i mercati dei produttori locali, l’etichettatura delle denominazioni di origine, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e i sistemi di commercio elettronico. Questi mercati innovativi rispondono alla crescente domanda dei consumatori di diete più sane.
La riprogettazione dei sistemi alimentari basata sui principi dell’economia circolare può aiutare ad affrontare la sfida globale dello spreco alimentare rendendo le catene del valore degli alimenti più brevi ed efficienti sotto il profilo delle risorse. Attualmente, un terzo di tutti gli alimenti prodotti viene perso o sprecato, non contribuendo alla sicurezza e alla nutrizione degli alimenti, esacerbando al contempo la pressione sulle risorse naturali. L’energia utilizzata per produrre cibo che viene perso o sprecato è circa il 10 percento del consumo totale di energia del mondo, mentre l’impronta dei rifiuti alimentari equivale a 3,5 Gt di CO2 di emissioni di gas serra all’anno.