…ovvero cosa vedere, cosa aspettarsi da un muretto a secco dei nostri terrazzamenti? tanti animali, tanta qualità ambientale e massima biodiversità!
Seminiamo saperi on-line, con Marco Zuffi, tecnologo del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e prof incaricato di Erpetologia dell’Università di Pisa
Per partecipare clicca qui il giorno sabato 11 aprile dalle 17 alle 18,00
I muretti a secco, le siepi, le aree ecotonali (termine che in ecologia descrive il passaggio tra un ambiente e un altro, ad esempio tra la fine del bosco e l’inizio di un incolto) rappresentano un elemento fisico del paesaggio naturale o seminaturale fondamentale per moltissime specie di organismi, insetti, vermi, insettivori (i toporagni, i ricci), rettili (lucertole, orbettini, serpenti), piante annuali, muschi, licheni, funghi. La struttura stessa del muretto a secco, con pietre posizionate le une sopra le altre, con notevoli spessori sia in altezza ma soprattutto in profondità, a contenere le balze del terreno (o a separare due campi coltivati), e a favorire il drenaggio dell’acqua piovana, fornisce automaticamente rifugio e riparo a molte specie animali.
Tra i rettili, la lucertola muraiola, la lucertola campestre, a volte anche il ramarro, l’orbettino, il geco comune, ma anche il biacco e il saettone sono frequentatori abituali, anche se spesso invisibili ai più, dei muretti a secco. Se l’intero contorno è “sano”, senza fitofarmaci, senza pesticidi ed erbicidi, piante annuali, fiori e gli insetti che li impollinano si trovano in abbondanza. Di conseguenza molti dei sauri trovano prede in questo contesto (insetti e altri artropodi). Se vediamo di frequente lucertole e “cugini collegati”, lungo e dentro i nostri muretti, possiamo tranquillamente affermare che l’ambiente circostante è gestito in modo corretto e responsabile. Ne beneficia la biodiversità degli organismi in generale e… anche noi!
Lo Sportello di Agroecologia propone un ciclo di incontri per via telematica, chiamati “Seminiamo saperi on-line”, uno per ogni sabato del mese di aprile 2020, sul Monte Pisano e il suo sistema terrazzato: come effettuare la manutenzione, gli organismi che lo abitano e la biodiversità, gli orti.
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